Indagini Magnetometriche-Gradiometriche

L’intensità del campo magnetico terrestre misurata dal Magnetometro è una misura scalare o semplicemente la grandezza del campo magnetico indipendentemente dalla sua direzione. Il campo magnetico può cambiare in tempi geologici o storici e risente di variazioni diurne. Una perturbazione magnetica locale si somma al campo magnetico terrestre indisturbato con una normale somma vettoriale. Attraverso le misure di campo magnetico è possibile individuare eventuali corpi che a causa della loro magnetizzazione residua creano una anomalia nel campo magnetico.

Uno dei fattori più importanti nelle indagini con il magnetometro è rappresentato dalla distanza r tra magnetometro ed oggetto che vogliamo individuare, l’effetto del campo magnetico diminuisce molto con la distanza:

T = M / r3

dove T è il campo magnetico ed M la massa dell’oggetto, quindi una perturbazione magnetica locale sarà sentita maggiormente dal sensore più vicino.

Un Gradiometro è un magnetometro differenziale cioè misura la differenza ΔT tra le letture di campo magnetico dei due sensori posizionati verticalmente ad una piccola distanza ca. un metro/un metro e mezzo uno dall’altro. E’ importante che lo spazio tra i due sensori sia minore ri-spetto alla distanza della sorgente dell’anomalia da investigare.

Le misure gradiometriche agiscono come un “filtro”:

1) sono sincrone e quindi nel differenziale rimuovono l’effetto delle variazioni diurne del campo magnetico;

2) permettono di rimuovere automaticamente il magnetismo regionale e di individuare quei corpi che, a causa della loro magnetizzazione residua, hanno un comportamento magnetico anomalo rispetto a quello dei terreni circostanti.

I rilievi Gradiometrici sono spesso usati per indagini a largo raggio.
L’elaborazione e l’interpretazione dei dati rilevati determina mappe bidimensionali e tridimensionali del gradiente magnetico.